Quando la Juventus rischia di appartenere a due entità diverse.

Da una parte la società con i suoi problemi legali e dall’altra la squadra che fa gruppo e storia a sé.

Società: Il Collegio di Garanzia dello Sport ha accolto il ricorso della Juventus per il caso plusvalenze, rinviando però gli atti alla Giustizia della Federcalcio per una nuova valutazione. Sospesa la penalizzazione di 15 punti in classifica in attesa di un nuovo processo della Corte D’Appello Federale che potrebbe esserci tra 30- 40 giorni. Intanto sono stati respinti i ricorsi di Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini. Accolti, invece, quelli di Nedved e degli altri dirigenti coinvolti. Dunque, la situazione processuale della Juventus riguardante le plusvalenze resta aperta, visto che per la soluzione definitiva si dovrà attendere un nuovo processo. Un caso davvero difficile da sostenere, senza contare che per la Juventus dovrà poi ancora iniziare il processo penale riguardante il falso in bilancio. La Juventus si trova dunque in un mare di problemi da risolvere dal punto di vista giuridico – sportivo, dimenticando quasi il suo vero aspetto tecnico di Società di Calcio impegnata su tre fronti: Campionato, Coppa Italia e Europa League.

Squadra: Nonostante Massimiliano Allegri abbia tenuto in qualche modo uniti i suoi giocatori pensando ai problemi di campo – cosa non semplice in questa situazione – la sua Juventus è andata avanti come se quei 15 punti tolti nel bel mezzo del campionato, fossero restituiti e quindi potesse riprendere le posizioni alte di classifica guadagnati sul campo. E in parte questo continuo far rullare nella testa dei suoi giocatori questa idea fissa ha funzionato, tanto è vero che adesso – anche se ancora in fase momentanea – in campionato la Juventus è terza in classifica con 59 punti alle spalle di Napoli e Lazio. Ottima posizione, se si pensa a classificarsi per la Champions League del prossimo anno. E anche in Coppa Italia la squadra di Allegri si trova a dovere affrontare la partita di ritorno con l’Inter per accedere alla finale. Ma c’è poi anche il proseguire in Europa League, che la Juventus è chiamata ad affrontare, visto che è attesa a disputare le due partite di semifinale contro il Siviglia, il quale a sua volta ha eliminato il Manchester United ai quarti di finale. Dunque, la Juventus sembra andare verso la sua strada, nonostante la società sia impegolata su diversi fronti con serie situazioni e difficilissimi nodi da risolvere. Unico condottiero, nonostante le tante critiche di mancanza di espressione di gioco che piovono su di lui è proprio Allegri, il quale sta portando avanti una situazione che dal punto di vista dell’organizzazione tecnica – al netto delle critiche – è davvero da encomiare. La sua Juventus, i suoi ragazzi, resistono nel mettere solo sul campo mente e muscoli, dando un senso al proprio essere professionisti del pallone. I discorsi e i seri problemi cui è chiamata la società Juventus, sembrano quasi non appartenere alle tattiche, agli infortuni, alle squalifiche e tanto altro appartiene al campo di calcio. Certo, si tratta davvero di una situazione anomala in un calcio in cui ogni squadra si identifica con la propria società, perché è proprio da lì che nasce la vera forza organizzativa, con dinamiche che sono la base di ogni programmazione tecnica. Tuttavia, è nostra impressione che questa situazione debba in qualche modo protrarsi ancora per tanto tempo – visti anche i tempi lunghi dei vari processi cui è chiamata a rispondere la società bianconera. Solo il tempo ci dirà quale sarà il futuro della società con più scudetti vinti in Italia, che oggi si trova in una situazione per niente facile da risolvere. E intanto Max Allegri e la squadra fanno quadrato in un monolito di intenti, dimostrando che quei 15 punti, prima tolti, adesso ridati e poi si vedrà, li abbia comunque guadagnati sul campo con determinazione e senso di appartenenza alla Vecchia Signora d’Italia.

Salvino Cavallaro            

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